Lo Studio

Sono sempre rimasto affascinato dalla definizione data all’attività dell’avvocato nel broccardo “Da mihi factum, dabo tibi ius”.

L’avvocato è colui che fornisce una collocazione giuridica alla narrazione fatta dall’assistito, come colui che, collaborando con l’assistito, tutela le ragioni di quest’ultimo secondo diritto.

Non ho mai creduto alla definizione manzoniana della mia attività come azzeccagarbugli, come colui che inventa storielle o sottrae dai guai, non del tutto onestamente, le persone.

L’attività dell’avvocato ha un’alta funzione sociale, come stigmatizzata dall’art. 24 Cost.

La figura dell’avvocato è una delle poche professioni nominate più volte nella Carta costituzionale.

Per tali motivi, svolgo il mio lavoro con passione e dedizione, cercando di avviare una collaborazione personale con gli assistiti, cercando di interpretare le esigenze di ognuno.

Credo nel rispetto dei principi di indipendenza, decoro e dignità della libera professione nonché nel rispetto della deontologia e delle istituzioni, secondo il giuramento prestato.

Non considererò mai le persone come clienti e non potrò mai considerare la mia attività alla stregua di un negozio, checché ne dicano.

Il mio obiettivo è quello di fornire un supporto affidabile e competente alle persone che a me si rivolgono, in modo da soddisfare al meglio le esigenze di ciascun assistito.